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Imprenditori allo specchio: le storie di chi ha fatto, fa e farà impresa a Nord Est - Francesco Peghin
Faccia a faccia con FRANCESCO PEGHIN
Nome, data e luogo di nascita
Francesco Peghin nato il 19 Luglio 1964 a Udine, ma vivo da sempre a Padova.


Vuole raccontare qualcosa della sua famiglia? Ha figli? Cosa fanno e dove studiano?
Ho 2 figli, Giovanni di 20 anni che studia legge alla Università Cattolica a Milano e Anna di10 mesi, la nuova arrivata, una grande gioia.
Personalmente dopo essermi laureato a Ca’Foscari in Economia aziendale e un breve apprendistato alla St microelectronics, multinazionale italo francese dell’elettronica, sono entrato alla Blowtherm, l’azienda metalmeccanica di famiglia da cui origina il gruppo che dirigo che oggi opera in maniera bilanciata tra industria e sanità ospedaliera privata.

Il Giovane “Francesco Peghin” nel 2018 farebbe ancora l’imprenditore nel Nord Est?
Nella vita sono sempre stato molto curioso di conoscere e mettermi in gioco in esperienze diverse. Sono contento di avere fatto e fare l’imprenditore, ma credo che, proprio per questa mia curiosità innata, se dovessi rinascere punterei a fare qualcosa di completamente diverso.

Se non facesse l'imprenditore, farebbe…
Immaginiamo…. seguendo quello che ho detto prima. Se dovessi rinascere da ragazzo punterei a vincere una medaglia alle olimpiadi facendo l’atleta professionista. Grande passione per me lo sport, nel corso della vita mi sono tolto per hobby anche delle belle soddisfazioni. Poi chiuderei e farei il manager sportivo o studierei seriamente musica per tentare di fare il chitarrista rock per il resto della vita… pensieri in libertà.

Considerando la sua esperienza, oggi per fare l’imprenditore serve…
Una preparazione aggiornata ai tempi che si vivono, spirito competitivo, grande determinazione e costanza e più di un pizzico di fortuna che sia dalla tua parte.

E quando ha iniziato lei?
Le stesse.

Qual è stato, se ve n’è mai stato uno, il momento più difficile per lei nella sua carriera di imprenditore?
In realtà il momento più complicato che ricordo è stato il processo che mi ha portato alla decisione di fare l’imprenditore industriale continuando l’attività iniziata da mio padre 25 anni prima. Mi sono trovato di fronte a quella scelta alla fine del liceo, perché mio padre morì improvvisamente in un incidente stradale quando avevo 17 anni e tutto in quel periodo sembrava remare contro la possibilità di fare l’imprenditore. La stessa continuità aziendale era in discussione.

Qual è l’esperienza che ha avuto nella sua vita di imprenditore che più le ha dato soddisfazione?
Ce ne sono varie di sapore diverso, ma credo la più intensa sia stata quando Blowtherm, l’azienda da cui nasce il nostro gruppo imprenditoriale, conquistò il mercato nordamericano tramite una serie di mosse vincenti diventando così la numero uno al mondo nel suo settore.

C’è stata una persona che è stata in grado di favorire, o al contrario di ostacolare, la sua carriera di imprenditore?
Ci sono persone che hanno accompagnato varie fasi del mio percorso a cui sono molto grato, ma direi nessuno in particolare in un senso o nell’altro. Direi però che la figura ideale di mio padre, che non ho potuto conoscere direttamente nel lavoro, ha molto ispirato e motivato l’inizio di tale percorso.

Tra i suoi colleghi italiani o esteri, a cena con?
Luca Montezemolo tra gli italiani, Bill Gates tra gli stranieri.

Quali sono le prime 3 cose che fa al lavoro la mattina? E quali le ultime 3 la sera?
Non ho delle routine standard. Dipende dalle situazioni delle giornate.

La qualità che le piace di più in un suo dipendente?
L’amore per l’azienda in cui sta lavorando. Quello può muovere tutto.

Il difetto che più la infastidisce nelle persone?
L’arroganza. Non la sopporto proprio.

Se lei dovesse raccontare la sua azienda con un film o con un libro quale sceglierebbe?
Non riesco a vederla in un libro o in un film già fatto. Forse bisognerebbe farne uno ad hoc. Nelle storie delle aziende del nordest ce n’è molto di materiale per dei bei film o dei bei libri. E non sempre in chiave negativa come la maggior parte di quelli che sono stati fatti in passato.

Un sogno non realizzato?
Ho ancora una età in cui i sogni si possono realizzare e nuovi sogni possono nascere ed essere perseguiti. Perciò non ho mai fatto questo tipo di bilanci. L’importante è trovare sempre gli stimoli per continuare a sognare, perché quando si smette si diventa vecchi veramente, indipendentemente dall’età anagrafica.